giovedì 25 marzo 2010

"Le priorità sono sanità, occupazione e infrastrutture. Se sarò eletto mi batterò per modificare la legge per l'assegnazione delle case popolari"

Nella propaganda elettorale del centrosinistra leggo una frase che mi provoca un moto di ribellione: “Le Marche, una Regione in salute”. E’ forse in salute una Regione ove si debbono attendere oltre 7 mesi per poter effettuare un esame importante come la Pet?

Era il caso di spendere una somma simile per pagare un attore americano e un ex assessore regionale o invece era meglio impiegare questi soldi per sostenere le nostre famiglie e le nostre piccole imprese in difficoltà?

Se sarò eletto mi batterò, tra l’altro, per modificare la legge regionale per l’assegnazione delle case popolari. Una legge che discrimina i cittadini della nostra regione che purtroppo si vedono scavalcati nelle graduatorie da persone che risiedono nei nostri comuni da pochi anni, in alcuni casi, addirittura da pochi mesi.


Antonio Baldelli 38 anni, avvocato con studio a Pergola e a Fano, capogruppo del Pdl in Consiglio provinciale e consigliere eletto nelle fila del centrodestra con la più alta percentuale di voti di tutta al Provincia.

Quali sono le priorità per Pesaro da fare valere in Regione?

Ritengo che le priorità della nostra Provincia siano 3: sanità, occupazione e infrastrutture. Nella propaganda elettorale del centrosinistra leggo una frase che mi provoca un moto di ribellione: “Le Marche, una Regione in salute”. E’ forse in salute una Regione ove si debbono attendere oltre 7 mesi per poter effettuare un esame importante come la Pet? E’ forse in salute una Regione ove per trovare un posto letto nei nostri ospedali occorre ormai avere la “raccomandazione”?

La crisi economica colpisce duramente. Cosa pensa si possa fare rispetto a quanto la Regione ha già fatto?

La disoccupazione è divenuta oramai una propria e vera piaga sociale. Ma quasi tutti i politici sembrano pensare ad altro. La Regione, ad esempio, non ha fatto nulla di concreto per i disoccupati del nostro territorio. Pensiamo ai lavoratori della nautica e a quelli della Merloni, lasciati in balia degli eventi. Eppure le Marche hanno speso 2 milioni di euro solo per uno spot televisivo. Era il caso di spendere una somma simile per pagare un attore americano e un ex assessore regionale o invece era meglio impiegare questi soldi per sostenere le nostre famiglie e le nostre piccole imprese in difficoltà ? Mi chiedo inoltre come farà la nostra regione a risollevarsi dalla crisi se in questi ultimi decenni non si sono realizzate le infrastrutture, soprattutto quelle viarie, indispensabili alla nostra industria, al nostro commercio e al nostro turismo.

Lei rappresenta la nuova generazione del Pdl. Che chances hanno i candidati del Pdl pesarese alla loro prima volta?

Credo che il Pdl della nostra Provincia abbia bisogno di un vero rinnovamento. Sono i nostri elettori a chiederlo con forza, stanchi dei soliti vecchi volti della politica. La gente, infatti, è stanca dei politici di professione e vuole persone che provengano dal mondo del lavoro perché solo chi ha un proprio mestiere, una propria professione può comprendere quali siano i reali problemi che deve affrontare chi, ogni mattina, deve alzare la serranda del proprio negozio o infilare la chiave nella porta del proprio ufficio. Chi fa politica per mestiere non è in grado di comprenderlo.

La campagna elettorale evidenzia le differenze di budget tra i candidati: Da più parti si chiede trasparenza sulle spese e le fonti di finanziamento. Lei crede che sarebbe una buona prova di democrazia garantire questa trasparenza?

Io ho investito lo stretto necessario nella mia campagna elettorale per due motivi. Primo, perché ritengo immorale investire centinaia di migliaia di euro per una elezione; secondo, perché credo chi spenda così tanto per la propria elezione lo faccia perché poi si aspetta altri tipi di ritorno. Sono giovane e forse un utopista ma ritengo che l’impegno politico debba essere passione e non interesse.

Che cosa ricorderà di questa campagna elettorale?

In queste settimane ho girato tutta la Provincia e di questa campagna elettorale porterò sempre nel cuore le parole e le lacrime di una mamma che si è rivolta a me chiedendomi aiuto per il proprio figlio che ha perso il posto di lavoro e che ora soffre di depressione. Negli occhi di questa mamma ho visto la disperazione più grande e la amarezza di chi si sente abbandonata da tutti. Non è possibile che la politica rimanga sorda al grido di aiuto che proviene dalle persone più sfortunate e si occupi soltanto di spartirsi poltrone e potere.

Convinca un elettore indeciso.

Il primo compito di un politico è tentare di eliminare le ingiustizie sociali. Voglio quindi prendere un impegno solenne con gli elettori. Se sarò eletto mi batterò, tra l’altro, per modificare la legge regionale per l’assegnazione delle case popolari. Una legge che discrimina i cittadini della nostra regione che purtroppo si vedono scavalcati nelle graduatorie da persone che risiedono nei nostri comuni da pochi anni, in alcuni casi, addirittura da pochi mesi. Ma il mio impegno principale rimarrà quello per migliorare la nostra sanità affinché i nostri malati non siano costretti a emigrare nelle altre regioni d’Italia per trovare cure adeguate e affinché nella sanità non conti più la tessera di partito che si ha in tasca bensì la preparazione e la professionalità dei nostri medici e paramedici.


articolo tratto da Il Corriere Adriatico del 25 marzo 2010

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