venerdì 22 aprile 2011

LA REGIONE VUOLE CHIUDERE GLI OSPEDALI DELL'ENTROTERRA. FERMIAMOLI ! (Clicca qui sopra per vedere il video)


La delibera n. 240 del 28/03/2011, nel suo allegato n. 6, contiene la decisione della Regione Marche di chiudere tutti gli Ospedali dell'Entroterra e di riconvertirli nelle cosiddette "Case della salute", ossia in niente più che dei poliambulatori e dei cronicari per soli anziani.
Fino all'altro giorno, gli esponenti della sinistra regionale e locale avevano affermato che gli ospedali dell'Entroterra erano salvi e che anzi sarebbero stati potenziati.
Ai Cittadini ogni commento e considerazione.
Io credo però che si debbano vergognare!
Pensate che a Cagli e Fossombrone la medicina e la chirurgia saranno chiuse e riconvertite in lungo degenze.
La chirurgia di Pergola diventerà chirurgia a ciclo breve di soli 5 giorni con soli 10 posti letto: praticamente d'ora in poi, a Pergola, si potranno operare solo le ernie e le cisti.
I Punti di Primo Intervento di Pergola, Cagli, Fossombrone e Sassocrovaro saranno utilizzati solo per le patologie meno gravi e così un paziente grave dovrà affrontare anche 1 ora di ambulanza prima di ricevere le cure di un Pronto Soccorso o quelle di una chirurgia d'urgenza: spaventoso!
I laboratori analisi di Pergola, Cagli, Fossombrone e Sassocrovaro verranno trasformati in soli punti prelievo.

Non possiamo permettergli di smantellare la Sanità del nostro Entroterra, non possiamo permettergli di chiudere i nostri Ospedali, non possiamo permettergli di cancellare il nostro diritto alla salute.
DOBBIAMO RIBELLARCI !!!

mercoledì 13 aprile 2011

LA REGIONE MARCHE VUOLE TRASFORMARE GLI OSPEDALI DELL'ENTROTERRA IN DEI CRONICARI: NON GLIELO CONSENTIREMO !


Hanno cercato di tenerlo riservato sino all’ultimo, in barba alla legge sulla trasparenza amministrativa, alla fine però siamo riusciti a conoscere il contenuto del famigerato allegato 6 della determina n. 240 del 2011 dell’Asur Marche.
L’allegato contiene una proposta che se dovesse divenire esecutiva porterebbe conseguenze drammatiche per tutta la sanità dell’entroterra: la proposta è quella di riconvertire tutti gli ospedali di polo del nostro Entroterra, ossia quelli di Cagli, Fossombrone, Pergola e Sassocorvaro, e di trasformarli in cronicari.
Sono queste, ad esempio, le decisioni che potrebbero abbattersi come una mannaia sull’Ospedale di Pergola: soppressione dell’attività chirurgica settimanale e sua trasformazione in chirurgia a ciclo breve di soli 5 giorni; riconversione della medicina con attività prevalente di lungodegenza; trasformazione del laboratorio analisi in punto di prelievo; presenza del solo punto di primo intervento.
A Fossombrone è addirittura prevista anche la riduzione dell’operatività del Punto di Primo Intervento da 24 ore a 12 ore giornaliere.
Insomma tutti i nostri Nosocomi di Cagli, Fossombrone e Pergola saranno pesantemente colpiti dalla scure della Regione Marche, mentre quello di Sassocorvaro sembra addirittura destinato alla chiusura o comunque sembra destinato a divenire un poliambulatorio e niente di più.
È questo il potenziamento degli Ospedali dell’Entroterra di cui va blaterando la sinistra e il PD in particolare?
D’altronde, tra soppressioni di servizi ospedalieri, riduzione del personale, personale pensionato e mai sostituito, già i primi segnali della temuta riconversione degli Ospedali dell’Entroterra sono evidenti.
A questo punto, chiedo che la Regione Marche e, più in particolare, che l’assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani faccia immediatamente ritirare la proposta di riconversione dei nostri Ospedali contenuta nell’allegato n. 6 della determina n. 240 del 2011 dell’Asur Marche.
Non consentiremo a questa sinistra, capace solo di far propaganda e di attaccare il Governo nazionale con la classica politica dello scaricabarile, di toglierci un diritto garantito dalla stessa Costituzione, ossia l’inalienabile diritto alla salute.