giovedì 24 maggio 2012

OSPEDALE DI PERGOLA E DELLA VAL CESANO, BALDELLI: “Liste d’attesa arrivano al 2013, continua diminuzione servizi e personale, chiuso persino il bar interno. Basta bugie !”


 
pergola manifestazione ospedale
La grande manifestazione organizzata, nel maggio del 2011, dall'Amministrazione comunale di Pergola e dal Comitato pro-ospedale in difesa dell'Ospedale di Pergola e di tutta la Val cesano. Oltre 3.000 i partecipanti.
Non c’è pace per l’ospedale di Pergola e per i cittadini della Valcesano che quotidianamente vi si recano. Per un ecodoppler l’appuntamento è a febbraio 2013, ai chirurghi è impedito di operare la media complessità e persino il bar è stato chiuso.
Riporto le proteste di decine d’utenti che mi hanno contattato perché denunciassi all’opinione pubblica ciò che di grave accade all’Ospedale di Pergola” così inizia la nota del Consigliere
provinciale Antonio Baldelli che continua la battaglia in difesa del nosocomio pergolese e che, dati alla mano, ne denuncia il lento ma inesorabile smantellamento.
Le promesse di potenziamento di Mezzolani e dei suoi amici di partito pergolese - continua Baldelli - si rivelano, come al solito, falsità e si scontrano con la realtà d’un Ospedale cui sono tolti, giorno dopo giorno, servizi e risorse umane.
A causa della mancanza di personale, infatti, la situazione delle liste di attesa al nosocomio cesanense grida vergogna.
Per un ecodoppler alle aorte o agli arti inferiori si deve attendere addirittura sino a febbraio 2013.
Per una terapia riabilitativa con tens o ultrasuoni occorre aspettare sino a ottobre; per una visita diabetologica o oculistica l’attesa supera i 4 mesi; per una colonscopia gli appuntamenti son fissati, se tutto va bene, a novembre; per una visita cardiologica l’attesa arriva a 4 mesi.
Sono poi stati soppressi - altro che potenziamento - gli ambulatori di endocrinologia, ortopedia e fisiopatologia respiratoria coi relativi servizi di elettrocardiogramma ed emogas.
E’ stato chiuso l’ambulatorio di pediatria e le numerose mamme che vi si rivolgevano coi loro bambini sono ora costrette a recarsi a Fano.
E’ rimasto vacante il posto della psichiatra, pensionata qualche mese fa; è impossibile prenotare appuntamenti con nefrologo e ginecologo, anche i loro ambulatori sembra siano stati soppressi.
Sottolinea Baldelli: “Questi dati non possono essere smentiti visto che mi sono stati forniti da quegli utenti che non sono riusciti a prenotare a Pergola la visita che gli necessitava e si sono dovuti rivolgere a strutture private anche fuori regione”.
Ai minimi termini poi l’attività dell’equipe chirurgica che ormai a Pergola esegue - basta leggere gli elenchi affissi presso l’ospedale - pochissimi interventi e di bassissima complessità. Fra l’altro, ai chirurghi pergolesi viene di fatto impedito anche di operare i pazienti più gravi presso l’ospedale di Fano ove gli sono concesse solo 2 sedute operatorie al posto delle 4 necessarie.
Altra situazione che denota l’abbandono in cui versa l’ospedale è quella del suo bar, chiuso ormai da diversi mesi dopo essere stato nuovamente concesso in appalto.
Per la riapertura del bar, lo stesso sindaco di Pergola ha scritto una lettera di sollecito ai vertici Asur ricordandogli come questa situazione arrechi gravi disagi ai cittadini.
Il consigliere provinciale Baldelli lancia infine un monito a Mezzolani: “Nessuno pensi di fare a Pergola quello che è stato fatto già a Mondavio, ove il servizio cucina è stato chiuso per essere affidato in appalto a una cooperativa. Sappiano Mezzolani e i suoi factotum pergolesi che i Pergolesi non credono più alle loro bugie e continueranno a difendere l’ospedale con determinazione”.

Comunicato stampa pubblicato sul Corriere Adriatico del 24 maggio 2012

giovedì 17 maggio 2012

PERGOLA, 5X1000 A SOSTEGNO DEL CENTRO MARGHERITA

Dona il 5X1000 della tua denuncia dei redditi al Comune di Pergola.
Una firma è un gesto di solidarietà che non ti costa nulla e che può garantire il futuro del CENTRO MAGHERITA, la struttura che accoglie amorevolmente i ragazzi diversamente abili del nostro territorio. 
Dopo la chiusura della Comunità Montana del Catria e del Cesano, l'onere di gestione del Centro grava pesantemente sulle casse comunali.
Per garantire il futuro del Centro c'è bisogno del sostegno di ogni Pergolese.

N.B. Invito valido solo per i residenti del Comune di Pergola perchè il 5X1000 può essere destinato ad un comune solo dai propri residenti

mercoledì 16 maggio 2012

CAVA DEL BIFOLCO E TANGENTI: ECCO DA CHI ERAVAMO AMMINISTRATI FINO A POCO TEMPO FA !

Il processo penale su cava e tangenti prosegue presso il Tribunale Penale di Pesaro e la vicenda della cava del Bifolco di Pergola torna di grande attualità.
Tra le accuse che il Pubblico Ministero ha formulato contro l'ex vice presidente della Provincia di Pesaro e Urbino vi è anche quella di avere incassato una tangente per favorire l'apertura della cava del Bifolco di Pergola "intervenendo illegittimamente presso gli uffici provinciali competenti nonch presso gli amministratori comunali di Pergola" del tempo, anch'essi esponenti del PD.

Ecco una mia intervista alla nota radio fanese Radio Esmeralda (per asscoltare clicca il link):
http://www.radioesmeralda.it/illegittimita-in-provincia-il-bollente-fascicolo-di-antonio-baldelli/