martedì 27 marzo 2012

NEL PD E IN PROVINCIA ESISTE UNA SERIA QUESTIONE MORALE !

Vorrebbero far finta di nulla ma in provincia e nel PD esiste ormai una seria questione morale.
Processo per corruzione e tangenti, intercettazioni telefoniche scandalose, atti della provincia annullati dal Consiglio di Stato perchè illegittimi: così è stata ridotta la nostra provincia da una sinistra che ci governa da decenni in maniera pessima e arrogante!
Si pensi che durante l'ultima legislatura 2004-09 di Ucchielli, la provincia ha elargito oltre 1.100 consulenze esterne per ben 13 milioni di Euro, nonostante che disponesse della professionalità di oltre 640 dipendenti.
L'anno scorso, poi, denunciammo che, per un concorso indetto dalla provincia, si erano conosciuti i nomi dei vincitori ancor prima che il concorso si svolgesse.
Nei mesi scorsi, invece, la stampa ha dato notizia di un'inchiesta della magistratura penale sulla gestione dell'ufficio caccia provinciale.
In queste settimane, si aperto a Pesaro un processo penale contro alcuni esponenti PD e contro l'ex vicepresidente della provincia Rondina, imputato di gravi reati legati proprio al ruolo da lui ricoperto nella giunta Ucchielli.
Tra le accuse che il PM rivolge al vice di Ucchielli c anche quella di avere incassato una tangente per favorire l'apertura della cava del Bifolco di Pergola "intervenendo illegittimamente presso gli uffici provinciali competenti nonch presso gli amministratori comunali di Pergola" del tempo, anch'essi esponenti del PD.
Accompagnano questo processo penale centinaia dintercettazioni telefoniche e ambientali sconvolgenti, in cui si possono ascoltare accordi poco onorevoli tra esponenti di sinistra e imprenditori.
Dalle intercettazioni emergono anche le forzature compiute da un amministratore di sinistra nei confronti di un dipendente provinciale perchè firmasse atti amministrativi e il rifiuto dello stesso che si ribellò dicendo: "non dar mai un parere favorevole perch non voglio andare in galera".
Nei giorni scorsi, infine, il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimi, per palesi violazioni di legge, alcuni atti amministrativi emanati dalla Provincia nell'ambito del Piano per le attività estrattive.

Insomma, stato scoperchiato il vaso di Pandora e ne è uscito di tutto e di più.
Se però tutto questo fosse accaduto ad amministratori di diverso colore politico sarebbe iniziato un linciaggio politico e personale senza precedenti. I "Travaglio" locali sarebbero saliti in cattedra per sputare sentenze e veleni d'ogni genere, "lapidando" in pubblico le persone coinvolte.
Noi non apparteniamo a questa categoria di giustizialisti e riteniamo una persona innocente fino a sentenza definitiva.
Sul piano delle responsabilità politiche, però, non possiamo dimenticare il teorema su cui il PD ha fondato per decenni la propria battaglia contro l'ex Presidente del Consiglio: "non poteva non sapere".
A questo punto ci chiediamo anche noi: ma i Presidenti Ucchielli e Ricci potevano non sapere?
Potevano, ad esempio, non sapere nulla sulla cava del Bifolco visto che questo consigliere ha presentato numerosi ordini del giorno e interrogazioni per chiedere, sia a Ricci che a Ucchielli, di fare chiarezza su quanto stava accadendo attorno alla cava. Allora come oggi, Ricci e Ucchielli fecero finta di nulla.

Antonio Baldelli - Capogruppo PDL nel Consiglio provinciale di Pesaro e Urbino

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