lunedì 27 febbraio 2012

PERGOLA, IL COMUNE IMPUGNA IL PIANO SANITARIO REGIONALE DI FRONTE AL TAR MARCHE Da Mezzolani e dai suoi accoliti locali solo falsità. La nostra è una battaglia per tutti gli Ospedali di Polo e per il diritto alla salute dei Cittadini dell’Entroterra.


Siamo stanchi di veder sempre più depotenziato il nostro ospedale e non lasceremo che sia trasformato in cronicario. Noi dell’entroterra non siamo cittadini di serie B ma abbiamo gli stessi diritti degli abitanti della costa.
In questi ultimi mesi, i servizi dell’ospedale di Pergola sono stati ulteriormente tagliati: ulteriormente ridotta l’attività di chirurgia, ridotti pure i servizi di portierato e di cucina.
Lo scorso dicembre, poi, la Giunta Regionale con delibera n. 1648 ha addirittura declassato l’ospedale di Pergola in classe C, ossia ad ospedale di ultima fascia nella classificazione delle strutture ospedaliere.
Eppure nel marzo 2011, in un’assemblea pubblica, l’assessore Mezzolani e i suoi factotum locali promisero il potenziamento del nosocomio pergolese e garantirono che, entro 2 settimane, a Pergola sarebbero stati attivati 2 posti letto di terapia intensiva, nominato il primario di riabilitazione, consentito ai chirurghi pergolesi di tornare ad operare la media complessità, rimpiazzato il personale mancante. Quelle dell’assessore e dei suoi compagni pergolesi si sono però rivelate solo falsità!
In realtà, ci troviamo di fronte a una dissennata politica regionale ha deciso di spogliare lentamente il nostro ospedale nella speranza che nessuno si accorga e nessuno si opponga, la nostra Amministrazione e i pergolesi continueranno però a lottare per difenderlo.

Amministrazione che ha compiuto un ulteriore atto in difesa dell’ospedale di Pergola: dopo la petizione con cui abbiamo raccolto oltre 6.000 firme, dopo la manifestazione del maggio scorso con più di 3.000 persone e i labari di ben 12 Comuni, la Giunta comunale ha ora deciso di impugnare, di fronte al TAR Marche, il Piano Sanitario Regionale approvato questo dicembre.
Tra i validi motivi d’impugnazione quello sulle modalità con cui la Regione vuol ripartire nel territorio i posti letto per acuti, ossia senza considerare criteri fondamentali come i bacini d’utenza, l’efficienza dei presidi ospedalieri, le esigenze di mobilità attiva e passiva.
Il nuovo Piano Sanitario prevede infatti che, nella nostra Provincia, le acuzie siano trattate solo negli ospedali di rete (Pesaro, Fano e Urbino).
Negli ospedali di polo (come Pergola) è invece prevista la sola lungodegenza.
Altro motivo d’impugnazione è la illegittimità della votazione del Piano sanitario: era stato infatti presentato un emendamento al Piano che prevedeva posti letto per acuti anche negli ospedali di polo. L’emendamento è stato inizialmente approvato dal Consiglio regionale, ma è stato poi illegittimamente posto in votazione una seconda volta, dopo che la maggioranza di sinistra aveva fatto rientrare tutti i suoi consiglieri assenti dall’aula. Risultato: emendamento bocciato.
Pergola e la sua Amminisrtrazione porteranno fino in fondo la battaglia per l’ospedale e il ricorso al TAR se la Regione non tutelerà le funzioni per acuti dell’ospedale di Pergola.
Ecco le richieste dell’amministrazione alla Regione:
- permanenza di chirurgia e medicina per acuti;
- interventi chirurgici di media complessità come accadeva in passato;
- attivazione di 2 posti letto di terapia intensiva e della dialisi;
- nomina del primario di riabilitazione;
- rimpiazzo del personale mancante.

Son anni che l’Assessore alla Sanità e i suoi accoliti locali beffano i pergolesi e gli abitanti dell’entroterra. Adesso la nostra pazienza è finita e vogliamo fatti non promesse, siamo disgustati dalle bugie di politicanti che antepongono gli interessi del proprio partito a quelli della propria Città.
Sappiano costoro che la battaglia in difesa dell’Ospedale non si fermerà con questo ricorso ma proseguirà con nuove forme di protesta, senza tralasciare la possibilità di iniziare una campagna referendaria per il passaggio d’una vasta fetta dell’entroterra dalle Marche all’Umbria e alla Romagna, come già accaduto per la Valmarecchia.

Antonio Baldelli - Consigliere comunale a Pergola e Capogruppo provinciale del PdL

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