lunedì 11 febbraio 2013

L'ASSESSORE MEZZOLANI E I SUOI COMPAGNI PERGOLESI PROMETTONO COSE CHE PUNTUALMENTE NON MANTENGONO E CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE TUTTO VA BENE: INTANTO CI SMONTANO L'OSPEDALE PEZZO PER PEZZO

Ospedale Pergola, Baldelli: "Situazione grave. Promettono di salvarlo ma tolgono personale e servizi". L'impegno del consigliere provinciale Antonio Baldelli, sostenuto dai consiglieri regionali Foschi e Latini.

Della situazione sempre più grave dell’ospedale, si è discusso approfonditamente ieri in una conferenza stampa promossa dal capogruppo consiliare del Pdl Antonio Baldelli.
Con lui, per difendere il nosocomio cesanense, la consigliera regionale del Pdl Elisabetta Foschi, il collega di maggioranza Dino Latini e il consigliere comunale Luca Castratori.

“Ringrazio i due consiglieri regionali ancora al fianco di Pergola, a dimostrazione – ha esordito Baldelli - che questa è una battaglia per la tutela del diritto alla salute e non una battaglia di parte.
Era il 2011 e l’assessore Mezzolani, accompagnato dai suoi compagni locali, promise che nel giro di 30 giorni avrebbe fatto nominare il primario di riabilitazione.
Sono passati più di 2  e non solo non è stato nominato ma fra un mese mancheranno anche quello di chirurgia (che ha vinto un concorso presso l’ospedale di Fabriano) e quello di medicina (prossimo al pensionamento). In tal modo i chirurghi da 5 diventeranno 3 e, forse, non riusciranno più nemmeno a svolgere la normale attività di sala operatoria.
Mentre Pergola viene spogliata delle sue figure primariali, l’area vasta 2 ha visto però nominare 5 nuovi primari: Non si dica dunque che la situazione perolese è dovuta ai tegli del governo!
La pianta organica di medicina non basta a coprire la normale turnazione tanto che si chiede ai 4 medici rimasti di coprire anche turni che non spetterebbero.
L’unico anestesista sopravvisuto alle falcidie della regione garantisce solo 5 giorni su 7 e dalle 8 alle 14. Se c'è bisogno dell'anestesista negli altri giorni e orari, occorre attendere quello che proviene dall'ospedale di Urbino, che dista da quello di Pergola più di 50 minuti d'auto.
Nel laboratorio analisi non è stato potenziato il personale medico, in radiologia manca il dirigente medico, quello della farmacia è presente solo una volta a settimana, alla cassa accettazione personale non sufficiente.
Da gennaio non è più possibile nemmeno prenotare appuntamenti da neurologo, urologo e oncologo. Le liste di attesa sono estenuanti e, in alcuni casi, superano di gran lunga i 6 mesi.
La smettano di prendere in giro i cittadini, sono anni che vengono a Pergola a promettere cose che non mantengono.
Si arriverà alla mancanza totale di assistenza nell’entroterra”.
L’amministrazione comunale ha pronta una diffida alle autorità competenti.
“In consiglio – ha proseguito Latini collegato in videoconferenza con il Consigliere Baldelli – si son votati emendamenti, diventati norma per tutelare l’ospedale pergolese e devono essere rispettati. Faremo ogni cosa per salvare il nosocomio e tutti quelli medi”.
Ha concluso Foschi.
“Con gli emendamenti miei e di Latini avevamo avuto garanzie per l’ospedale ma sono rimaste sulla carta. C’è una forte discriminazione nella sanità tra la provincia pesarese e di Ancona.
Non vedo volontà di salvaguardare Pergola da parte della Regione che non si sta ribellando al decreto Balduzzi. Torneremo a esigere che venga concretizzato quanto votato”.

Nessun commento:

Posta un commento