Si scrive COSAP, si legge Canone per l'occupazione degli spazi e delle
aree pubbliche: “l’ennesimo balzello della Provincia di sinistra”,
sottolinea il capogruppo provinciale del Pdl Antonio Baldelli.
Riguarda
i cartelli stradali pubblicitari: “Un modo per far cassa ai danni dei
piccoli imprenditori, agriturismi, bar, pizzerie, b&b, ristoranti,
piccoli esercizi commerciali”, questo il pensiero di Baldelli che
attacca la Provincia di Pesaro-Urbino.
Per l’autorizzazione
all’insegna si paga al Comune ma la Provincia ha voluto applicare anche
il canone per l’occupazione del suolo pubblico e avrebbe potuto anche
non farlo.
Baldelli è molto preoccupato per la sorte di numerose
piccole imprese: “La giunta provinciale di Ricci mette in ginocchio i
piccoli imprenditori del nostro territorio con sanzioni per oltre 1,5
milioni di euro, ma intanto nomina l'ottavo assessore con tanto di
ottava indennità! Vorrebbero far passare questa manovra come un atto di
giustizia e come una lotta contro gli abusi, in realtà è solo un modo
per fare cassa ai danni dei piccoli imprenditori”.
Baldelli, dopo
aver studiato la normativa che regola il Cosap, denuncia le irregolarità
della Provincia: “Fra l'altro abbiamo rilevato come il regolamento
provinciale COSAP violi palesemente le norme dello Stato che prevedono
che il canone venga calcolato secondo un coefficiente che lo commisuri
all’utilità che il singolo imprenditore ricava dall’insegna
pubblicitaria. Ebbene nel regolamento Cosap della Provincia non c’è
traccia di tale coefficiente e dunque ogni avviso di pagamento inviato è
illegittimo!”
Il Capogruppo del PdL prosegue: “Abbiamo rilevato,
inoltre, una serie di altre irregolarità come, ad esempio, la richiesta
del COSAP a chi ha posto le insegne pubblicitarie nella sua proprietà
privata oppure a dei commercianti che avevano l'autorizzazione
provinciale ma che sono stati sanzionati lo stesso. Siamo di fronte a
delle cartelle che chiedono indietro dei soldi per cinque annualità
anche a chi ha aperto l’attività da due anni. E' questa la provincia
della felicità? Rimango a disposizione di tutti i cittadini colpiti dal
Cosap per informazioni e consigli. Organizziamoci per combattere questo
assurdo e ingiusto balzello imposto dalla giunta provinciale guidata
dalla sinistra di Ricci e compagni”.
Baldelli conclude avanzando
delle proposte: “Questa è un'ulteriore stangata ai cittadini dopo la
tassa provinciale sulle caldaie, la tassa provinciale sui pozzi,
l'aumento al massimo dell'imposta provinciale sulle trascrizioni. La
Provincia allora riapra i termini di pagamento, adegui la tariffa ad un
coefficiente e notifichi una diffida a pagare prima dell’invio della
cartella. Insomma azzeri quanto fatto e chieda agli imprenditori di
regolarizzare le loro piccole insegne pubblicitarie senza chiedergli
sanzioni che oggi superano anche i 10mila euro”.
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