martedì 4 maggio 2010

IN PROVINCIA SI CONOSCONO I NOMI DEI VINCITORI DEI CONCORSI PRIMA CHE I CONCORSI SI SVOLGANO


Già tempo fa ho avuto modo di denunciare come la Provincia, negli anni passati, abbia affidato oltre 1.100 consulenze esterne per oltre 13 milioni di Euro, pur disponendo di circa 650 dipendenti.
L’altro giorno, in una conferenza stampa, il già Candidato alla Presidenza della Provincia Giacomo Rossi ha invece sollevato gravi dubbi sulla regolarità di un concorso bandito dalla Amministrazione provinciale, dubbi che ha poi ribadito anche in un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Pesaro.
Nello specifico, si parla di fatti poco chiari avvenuti nell’ambito di un concorso per l’assunzione a tempo determinato (3 anni) di un istruttore amministrativo da impiegare presso l’Ufficio Caccia della Provincia.
Prima “nota stonata” nella gestione del concorso è stato il brevissimo periodo di pubblicazione del bando concorsuale, pubblicazione avvenuta peraltro proprio a ridosso delle festività della Santa Pasqua; seconda “nota stonata” è stata invece la circostanza che di 50 concorrenti solamente uno abbia superato la prova scritta.
Ma ciò che davvero ha lasciato tutti attoniti è stata la notizia secondo cui il giorno precedente il concorso – così si trova scritto nell’esposto – fu inviato a più soggetti (tra i quali lo stesso Presidente della Provincia Matteo Ricci e vari Assessori provinciali) un fax in cui veniva anticipato, fatto gravissimo, il nominativo di colui che poi avrebbe vinto il concorso.
Di fronte a una notizia del genere, in qualità di capogruppo del PdL in Consiglio provinciale, chiederò alla Provincia di fare immediatamente chiarezza sulla vicenda e presenterò una interrogazione al Presidente Ricci per sapere se davvero il nominativo del vincitore gli era stato preannunciato tramite un fax.
Vista inoltre la delicatezza della vicenda, chiederò che l’Amministrazione provinciale ricontrolli i compiti di tutti i 50 concorrenti e utilizzi lo strumento dell’autotutela amministrativa, sospendendo così l’iter di assunzione del vincitore del concorso fino a quando non verrà fatta chiarezza.
A questo punto sorge anche la curiosità di conoscere se il vincitore del concorso, per caso, sia tesserato di qualche partito o se, alle ultime elezioni regionali, abbia fatto campagna elettorale per qualche candidato in particolare. Se infatti la Provincia vuole uscire a testa alta da una simile storia dovrà dimostrarsi come la “moglie di Cesare” ossia “al di sopra di ogni sospetto”.

Antonio Baldelli – Capogruppo PDL in Consiglio Provinciale

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